di Giovanni Villari
Il 24 gennaio si è celebrata la “Giornata internazionale degli avvocati in pericolo”, che quest’anno è stata dedicata agli avvocati dell’Azerbaigian, Paese dove si sono verificati numerosi casi di persecuzione in violazione del diritto internazionale e delle norme sull’indipendenza della professione forense.
In Azerbaigian, gli avvocati scomodi, sono soggetti ad intimidazioni che si realizzano mediante la sottoposizione a procedimenti penali, azioni disciplinari e altre misure, come la radiazione dall’albo o il congelamento dei loro beni.
Tale situazione compromette l’indipendenza degli avvocati con la conseguenza che pochissimi di loro accettano di occuparsi di casi politicamente sensibili. Se poi, si considera che l’Azerbaigian, fra tutti i Paesi del Consiglio d’Europa, è quello con il minor numero di avvocati ogni centomila abitanti, è facile comprendere come in questo Paese l’accesso alla giustizia sia messo sistematicamente a repentaglio.
La celebrazione della Giornata internazionale degli avvocati in pericolo ci ha dato la possibilità di esprimere solidarietà concreta verso i colleghi dell’Azerbaigian e nei confronti di tutti coloro ai quali, nei loro Paesi, è ostacolato l’esercizio della professione forense.