di Paola Regina
Alla luce degli avvenimenti in Ucraina e dell’attivazione da parte del Consiglio dell’Unione europea della protezione temporanea, risulta di grande interesse la notizia dell’entrata in vigore del nuovo regolamento dell’UE sull’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) in data 19 gennaio 2022 dopo quasi cinque anni di negoziati.
La nuova agenzia è la seconda proposta legislativa (La prima proposta è confluita nell’accordo del maggio 2021 sulla Direttiva “Carta blu”, avente ad oggetto una specifica disciplina per i cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati), adottata sulla base del Nuovo Patto su Migrazione e Asilo.
La nuova agenzia ha un mandato più ampio e molto più ambizioso di quello dell’Ufficio Europeo di Sostegno per l’Asilo (EASO), perché dovrebbe diventare l’hub centrale per le amministrazioni europee e nazionali, che si occupano di rifugiati e richiedenti asilo.
L’obiettivo principale è garantire che le decisioni in materia di asilo siano prese in modo rapido ed equo, rendendo gli standard di accoglienza uniformi in tutta l’Unione Europea.
A tal fine, l’Agenzia dovrà sviluppare entro il 2023 un meccanismo di monitoraggio degli Stati membri, basato, non solo sulle informazioni fornite dallo Stato membro interessato, ma anche su altre fonti (comprese visite in loco da parte dell’Agenzia o informazioni fornite da organizzazioni internazionali ed organismi intergovernativi, come, in particolare, l’UNHCR, insieme alle altre organizzazioni specializzate).
Nel caso in cui si riscontrino problemi o carenze strutturali di un singolo Stato Membro, è stato previsto un percorso articolato, composto da un crescendo di raccomandazioni dirette allo Stato Membro interessato da parte, in prima battuta, del Direttore esecutivo dell’EUAA, poi del Consiglio di Amministrazione dell’EUAA ed infine, da parte della Commissione Europea e dello stesso Consiglio dell’Unione Europea.
Un più efficiente Sistema comune di asilo dell’UE
Obiettivo fondamentale della nuova Agenzia è il rafforzamento della qualità della pubblica amministrazione negli Stati membri a partire dalla definizione di un curriculum di formazione obbligatoria in materia di asilo per i funzionari nazionali.
La stessa Agenzia dovrebbe trasformarsi nell’organismo di accreditamento dell’UE per i funzionari, assegnati alle procedure di riconoscimento della protezione internazionale.
Destinatari di questa formazione sono tutti i dipendenti pubblici, che interagiscano con i richiedenti asilo e che dovrebbero essere formati su tutte le esigenze specifiche dei migranti, come le esigenze sanitarie o quelle linguistiche o le esigenze specifiche dei minori e delle persone vulnerabili.
La formazione professionale sarà rivolta anche agli esperti degli Stati membri di tutte le amministrazioni nazionali, ai tribunali e alle autorità nazionali competenti in materia di asilo, anche attraverso lo sviluppo di un curriculum europeo di asilo (art 2 – Regolamento 2021/2303).
Il “curriculum comune” potrebbe diventare quindi uno standard amministrativo comune per i funzionari pubblici sia nazionali che europei (art. 8 – Regolamento 2021/ 2303). La formazione specifica per i funzionari pubblici dovrebbe essere incentrata, principalmente, sulla Carta europea dei diritti fondamentali e sul diritto dell’UE in materia di asilo, compresa la relativa giurisprudenza.
Un’agenzia più forte a sostegno del sistema di asilo dell’UE
La nuova Agenzia (EUAA) svilupperà, dunque, standard operativi, orientamenti e migliori pratiche per l’attuazione del diritto dell’Unione Europea in materia di asilo ed avrà un mandato rafforzato, che consiste, principalmente:
- nel rafforzamento dell’assistenza operativa agli Stati membri, mediante l’istituzione di una riserva permanente di 500 funzionari esperti in materia di asilo (messi a disposizione degli Stati Membri da parte dell’Agenzia). In particolare, gli esperti in materia d’asilo, gli interpreti o gli specialisti dell’accoglienza saranno rapidamente assegnati, su richiesta degli Stati membri, alle squadre di sostegno per le procedure di riconoscimento della protezione internazionale (gli esperti dell’Agenzia avranno il compito di preparare l’intera procedura amministrativa e di offrire assistenza nella fase di eventuale ricorso)
- nella creazione in seno all’Agenzia di un Ufficiale indipendente, che garantisca la tutela i diritti fondamentali, con la collaborazione di un numero adeguato di collaboratori.
- nella creazione di un meccanismo di ricorso amministrativo per chi non abbia ottenuto adeguata tutela dei propri diritti fondamentali.
- nel riconoscimento di un ruolo rafforzato alle ONG ed alla società civile, attraverso un forum consultivo indipendente dell’EUAA;
- nell’Istituzione di ufficiali di collegamento dell’EUAA negli Stati membri dell’UE, nonché la possibilità di farlo nei Paesi terzi, mediante lo sviluppo della loro possibilità di accoglienza in linea con gli standard internazionali e mediante programmi di reinsediamento negli Stati membri dell’Unione Europea, in cooperazione con le Agenzie delle Nazioni Unite.
Per approfondimenti ulteriori si rimanda al sito web dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo.