di Barbara Porta
L’Ombudsman europeo, nel caso 1452/2022/MHZ, aperto il 21 settembre 2022, con coinvolta l’istituzione europea Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera (Frontex), con la decisione del 3 luglio 2023 ha sollecitato Frontex ad attivarsi maggiormente per una concreta garanzia nel rispetto dei diritti fondamentali dei migranti durante i colloqui di debriefing – colloqui che raccolgono informazioni per l’analisi del rischio e l’identificazione dei sospetti di crimini transfrontalieri.
L’Ombudsman ha suggerito a Frontex di assicurarsi che gli intervistati ricevano concrete e dettagliate informazioni sui loro diritti, nonché un effettivo accesso all’interpretariato e a un meccanismo di reclamo indipendente.
L’Ombudsman europeo ha evidenziato come Frontex dovrebbe insistere affinché i piani operativi per qualsiasi operazione di gestione congiunta delle frontiere in uno Stato membro includano l’accesso ad una effettiva e concreta assistenza legale.
Per garantire che i colloqui di debriefing siano volontari, Frontex dovrebbe garantire che il consenso degli intervistati sia registrato, che gli intervistati o i loro rappresentanti legali firmino una registrazione del colloquio e che questa registrazione sia trattata come riservata.
L’Ombudsman europeo aveva aperto l’indagine che ha portato a questa decisione, in risposta a una denuncia che sollevava preoccupazioni sui colloqui di debriefing durante un’operazione congiunta di Frontex in Spagna.
ll caso riguardava le interviste di debriefing di migranti condotte da Frontex, in particolare nel contesto dell’operazione congiunta Frontex-Spagna Indalo al confine marittimo tra Spagna e Marocco.
Le interviste di debriefing cercavano di raccogliere informazioni dai migranti dopo che varcavano il confine esterno dell’UE in modo irregolare. Le informazioni raccolte sono state utilizzate per l’analisi del rischio e l’identificazione dei sospetti di crimini transfrontalieri.
Il Mediatore europeo ha sottolineato la necessità che Frontex si attivi maggiormente per garantire il diritto fondamentale dei migranti alla dignità umana ed al rispetto dei più basilari diritto fondamentali di goni individuo.
L’Ombudsman ha suggerito a Frontex di fornire agli intervistati maggiori informazioni sui loro diritti, l’accesso all’interpretariato e a un meccanismo di reclamo indipendente con un’adeguata supervisione. Queste garanzie potrebbero essere attuate in modo più efficace se i migranti avessero accesso all’assistenza legale. Frontex dovrebbe anche prendere in considerazione misure adeguate per garantire che il consenso dei migranti a partecipare ai colloqui sia registrato, che gli intervistati o i loro rappresentanti legali rivedano e firmino il verbale del colloquio e che i verbali siano trattati in modo confidenziale. Frontex dovrebbe insistere con lo Stato membro ospitante affinché tutte queste garanzie siano incluse nel relativo piano operativo.
Il Mediatore ha anche esaminato il modo in cui il Funzionario per i Diritti Fondamentali ha trattato le preoccupazioni sollevate dai denuncianti, e non ha riscontrato cattiva amministrazione su questo fronte.