di Antonietta Confalonieri
Il Consiglio d’Europa richiama l’attenzione di tutti gli Stati membri sui bambini, sui loro diritti e sulla protezione che deve essere loro assicurata anche on line, sulla necessità di adottare misure per colmare il divario digitale tra i bambini per garantire il pieno godimento dei loro diritti umani.
E’ particolarmente dettagliata la Dichiarazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, adottata il 28 aprile 2021, che parte dalla affermazione che tutti i bambini devono godere dell’intera gamma dei diritti umani universalmente riconosciuti (ONU e CEDU) che devono essere rispettati e protetti sia off line che on line.
Uno degli strumenti già a disposizione degli Stati è la Convenzione per la protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato dei dati personali, aggiornata dal protocollo STCE n. 223 (Convenzione 108 +). L’obiettivo ricordato nel primo degli 11 punti della Dichiarazione è la ratifica della Convenzione 108 + .
Vale la pena di osservare che l’Italia ha già provveduto con la legge n. 60 del 22 aprile 2021 “Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, fatto a Strasburgo il 10 ottobre 2018”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 10 maggio 2021.
Il secondo punto della Dichiarazione formula l’invito a promuovere la Raccomandazione CM/REC (2018)7 sulle linee guida per il rispetto, la protezione e l’adempimento dei diritti del bambino nell’ambiente digitale; ed ancora – al quarto punto – il proposito di sviluppare l’alfabetizzazione digitale come proposto nella Raccomandazione CM/Rec (2019) 10 sullo sviluppo e la promozione dell’educazione alla cittadinanza digitale; ed in conclusione, viene precisato l’intento di stabilire e promuovere standard, regolamenti e altre misure pratiche che consentano la realizzazione dei diritti dei bambini nell’ambiente digitale, attraverso una cooperazione rafforzata a livello internazionale e regionale.
La Dichiarazione sottolinea la consapevolezza circa l’utilizzo dei dati personali che può essere sia a vantaggio sia in danno dei bambini e che attualmente la comprensione dell’impatto del trattamento dei dati biometrici, del monitoraggio e della sorveglianza digitale, del processo decisionale automatizzato e delle attività di profilazione sul benessere e sui diritti dei bambini a lungo termine è ancora limitato perciò deve essere incrementata una valutazione ad intervalli regolari.
Il Comitato dei Ministri evidenzia che il crescente affidamento a sistemi basati sull’intelligenza artificiale (AI) può portare sia sfide che opportunità anche per il pieno godimento dei diritti umani dei bambini, compresi i loro diritti all’uguaglianza e alla non discriminazione, all’istruzione e alla libertà di espressione e all’accesso a contenuti diversificati e di alta qualità, sottolineando che lo sviluppo e l’uso di intelligenza artificiale, robotica e tecnologie correlate non dovrebbero in alcun modo limitare l’esercizio dei diritti umani dei bambini, il loro impegno nei processi democratici e nelle società democratiche che rispettano le differenze e valorizzano la diversità, né ostacolare il loro libero sviluppo.
Ed ancora, viene sottolineata l’importanza fondamentale dell’assicurare un alto livello di alfabetizzazione digitale dei bambini, compresi i media, l’alfabetizzazione informatica e l’educazione alla cittadinanza digitale, per garantire che siano in grado di partecipare attivamente, continuamente e responsabilmente alle attività sociali e civiche e che sviluppino le competenze necessarie ad impegnarsi saggiamente con le tecnologie digitali, oltre alle competenze necessarie come il pensiero critico, la creatività e la resilienza per far fronte ai rischi associati.
La Dichiarazione può essere consultata sul sito del Consiglio d’Europa al seguente link
https://search.coe.int/cm/pages/result_details.aspx?ObjectId=0900001680a2436a