di Antonietta Confalonieri
La Corte di Strasburgo ha ricompreso il LIKE tra le modalità in cui si estrinseca il diritto alla libertà di espressione consacrato nell’art. 10 CEDU
Con la sentenza Melike c. Turkia (ricorso n. 35786/19) del 15 giugno 2021 la Turchia è stata condannata per il mancato rispetto dell’art. 10 CEDU conseguente alla azione di licenziamento di una persona motivato dal cliccare LIKE in diversi post pubblicati nella piattaforma di social networking Facebook , qualificandole come azioni che avrebbe comportato un disturbo alla pace e della tranquillità del luogo di lavoro.
I giudici di Strasburgo, richiamando il contenuto del diritto della libertà di espressione e dei suoi limiti ben precisi, ha osservato che i LIKE della ricorrente avevano riguardato articoli che presentavano questioni di interesse generale.
La sentenza interviene su un tema di estrema attualità ed interesse perciò merita una attenta lettura