Di Massimo Benoit Torsegno

Il 24 marzo 2021 il Comitato per i Diritti del Fanciullo presso le Nazioni Unite ha presentato il Commento Generale n. 25 del 2 marzo 2021, avente ad oggetto i diritti dei minori in relazione all’ambiente digitale. Tale documento, disponibile sul sito del Comitato (https://www.ohchr.org/EN/HRBodies/CRC/Pages/GCChildrensRightsRelationDigitalEnvironment.aspx) individua, innanzitutto, i principi generali per determinare le misure da adottare al fine di garantire la realizzazione dei diritti dei minori in relazione all’ambiente digitale, e precisamente:

a) il principio di non discriminazione, in base a cui tutti i bambini devono avere effettivo accesso all’ambiente digitale in modi ad essi adatti e comprensibili, così da non essere discriminati e/o esclusi dall’utilizzo delle tecnologie digitali e dei servizi di comunicazione;

b) il miglior interesse del minore, da tenere in primaria considerazione in tutte le azioni che riguardino la previsione, la regolazione, il design, la gestione e l’uso dell’ambiente digitale;

c) diritto alla vita, alla sopravvivenza ed allo sviluppo, in quanto l’ambiente digitale svolge un sempre maggiore ruolo nello sviluppo dei bambini, cosicchè gli Stati parti dovranno avere specifica attenzione agli effetti della tecnologia nei primi anni di vita;

d) rispetto delle opinioni del minore, in considerazione del fatto che la digitalizzazione può fornire allo stesso l’opportunità di far sentire la propria voce sulle questioni che lo riguardano e, d’altra parte, l’uso delle tecnologie digitali può favorire la partecipazione dei minori a livello locale, nazionale ed internazionale.

Ciò premesso, il General Comment elenca i diritti, specificamente stabiliti nella Convenzione, che dovranno essere tutelati, individuando, per ciascuno di essi, gli interventi che dovranno essere posti in essere dagli Stati parte, tra cui, in particolare, l’accesso all’informazione (art.17), la libertà di espressione (art.13), di pensiero, coscienza e religione (art.14), di associazione e riunione (art.15), il diritto alla privacy, all’identità ed alla registrazione al momento della nascita (artt.7 e 8), il diritto all’educazione (art.28), alla cultura, al gioco ed alle attività ricreative (art.31), ed individuando alcuni specifici ambiti di tutela, quali la violenza contro i minori (art.19), la salute (art.24),  l’ambiente familiare (art.20) i minori con disabilità (art.23), la protezione da tutte le forme di sfruttamento (artt.34 e 36), la giustizia minorile (art.40)