COMUNICATO STAMPA
Roma, 14 novembre 2024 – L’Unione forense per la tutela dei diritti umani (UFDU), nella riunione del suo Comitato direttivo e dell’Assemblea dei soci, ritiene di dover prendere posizione in merito agli attacchi recentemente formulati da esponenti del Governo italiano contro i magistrati che hanno negato la convalida del trattenimento in Albania di migranti richiedenti protezione internazionale in ossequio al primato del diritto europeo.
Tali attacchi sono gravemente illegittimi e costituiscono un pericoloso attentato al principio fondamentale della separazione dei poteri e dell’indipendenza della magistratura.
Al riguardo, l’UFDU osserva che, non soltanto la Costituzione italiana, ma anche i trattati europei – come ripetutamente affermato sia dalla Corte Costituzionale italiana che dalla Corte di giustizia dell’Unione europea e dalla Corte europea dei diritti umani – stabiliscono, conformemente ai principi imposti dallo Stato di diritto, che la tutela giurisdizionale sia esercitata da parte di organi indipendenti e imparziali, e sia garantita a tutti, specialmente per quanto riguarda il rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Per garantire tale indipendenza degli organi giurisdizionali esiste la separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario.
Tutti i recenti provvedimenti dei magistrati, relativi ai migranti trasferiti in Albania, sono motivati sul principio (previsto dall’art. 11 e 117 primo comma della Costituzione italiana) della prevalenza del diritto dell’Unione Europea, sul diritto interno, ove contrastante, e richiamano la recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea.
Peraltro, a fronte dei reiterati attacchi formulati da esponenti del Governo italiano, alcuni magistrati hanno rinviato nuovamente la questione all’esame della stessa Corte di giustizia, dimostrando in tal modo persino prudenza e moderazione, che escludono in radice qualsiasi censura di politicizzazione.
Nel mese di dicembre 2024 si pronuncerà anche la Cassazione italiana a cui è stata rimessa una analoga questione dal Tribunale di Roma.
Tutto ciò ricordato, l’UFDU preannuncia che, in conformità alla propria missione, si attiverà in ogni sede per la tutela dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto, anche attraverso la presentazione di una formale denuncia alla Commissione europea dell’Unione europea per attivare una procedura di infrazione a carico del Governo italiano.
Il Presidente Avv. Anton Giulio Lana