di Massimo Benoit Torsegno
Dopo la sessione speciale del Consiglio per i Diritti Umani del 24/8/2021, il Comitato per i Diritti del Fanciullo ed il Comitato per l’eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne, con comunicato emesso congiuntamente il 30 Agosto 2021, hanno sollecitato i Talebani e tutte le parti in conflitto ad onorare le promesse fatte ed a prendere provvedimenti per proteggere la vita di donne e bambini ed a rispettare, proteggere e sviluppare i diritti stabiliti dalla Convenzione per l’eliminazione delle forme di discriminazione contro le donne e dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia.
Entrambi i comitati, allarmati dai rapporti relativi a pratiche restrittive dei diritti e ad attacchi mirati nei confronti di donne e ragazze tra cui, in particolare, insegnanti, atlete, giornaliste, che hanno contribuito allo sviluppo del paese negli ultimi vent’anni, hanno ribadito come l’eccessiva ed arbitraria restrizione dei diritti di movimento, espressione, educazione, lavoro e partecipazione alla vita pubblica delle stesse sia incompatibile con i principi di proporzionalità e non discriminazione.
Inoltre, a fronte delle dichiarazioni con cui i Talebani si sono impegnati a sostenere il diritto al lavoro delle donne ed il diritto allo studio delle bambine, i Comitati notano, con preoccupazione, che nelle stesse viene precisato che ciò avverrà “all’interno della struttura dell’Islam”, sottolineando come nell’ordinamento internazionale dei diritti umani le norme religiose non possono essere invocate per giustificare la violazione dei diritti di donne e ragazze, ed evidenziando, in particolare, che la libertà di religione tutela gli individui e non la religione in sé stessa.