di Valentina De Giorgio
Nel mese di giugno, il Gruppo di esperti sulla lotta alla tratta di esseri umani (GRETA) ha pubblicato il 12esimo Rapporto generale sull’attività svolta per contrastare la tratta di esseri umani nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022.
L’art. 36 della Convenzione del Consiglio d’Europa del 2005 sulla lotta contro la tratta di esseri umani, ratificata dall’Italia nel 2010, ha previsto l’istituzione di un apposito Gruppo di esperti. Sulla base di tale previsione, il GRETA si occupa di intrattenere un dialogo con i Paesi membri del Consiglio di Europa, avviando cicli di monitoraggio periodici per gruppi di Stati. Il Gruppo è composto da 15 esperti indipendenti con comprovate competenze nell’ambito della tutela dei diritti umani e dell’assistenza a vittime di tratta o con esperienza professionale nelle aree coperte dalla Convenzione del 2005.
Il 12esimo Rapporto si apre con un’introduzione della Presidentessa del GRETA, la quale sottolinea il forte impatto che l’attacco russo in Ucraina ha avuto nel 2022, provocando il più ingente spostamento di massa in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale. In effetti, nello scorso anno il GRETA ha dovuto dedicare molta attenzione alla situazione Ucraina, pubblicando il 4 maggio una Nota orientativa per gli Stati membri su come affrontare i rischi della tratta di esseri umani legati alla guerra in Ucraina e la conseguente crisi umanitaria (Guidance Note on addressing the risks of trafficking in human beings related to the war in Ukraine and the ensuing humanitarian crisis).
Un’ampia sezione del Rapporto qui analizzato fornisce indicazioni agli Stati membri in merito alla prevenzione dei rischi di tratta e sfruttamento delle persone in fuga dal conflitto in Ucraina. Assumono particolare importanza la registrazione dei rifugiati e la creazione di canali di migrazione sicuri, nonché l’assistenza immediata e la promozione dell’integrazione dei rifugiati ucraini. Necessaria è inoltre un’attività di individuazione di potenziali vittime di tratta, spesso riconducibili a gruppi particolarmente vulnerabili come bambini e anziani, per i quali è necessario adottare particolari accorgimenti.
Nella parte restante, il Rapporto illustra nel dettaglio le altre attività svolte dal GRETA nel periodo di riferimento, dedicando particolare attenzione alle visite nei vari Stati membri e le conseguenti valutazioni. Viene, inoltre, dedicata una sezione all’impatto pratico del processo di monitoraggio del GRETA, le cui raccomandazioni forniscono la base dell’attività di supporto del Consiglio d’Europa agli Stati membri nell’implementazione della Convenzione sulla lotta alla tratta di esseri umani. Infine, viene dettagliata l’attività di cooperazione con la società civile, con organizzazioni non governative, con la Corte dei diritti dell’uomo e con altri organismi del Consiglio d’Europa.
È possibile consultare integralmente il 12esimo Rapporto generale del GRETA qui.