L’Unione forense per la tutela dei diritti umani il 19 e 27 maggio 2022 organizza il corso di specializzazione in “Business and Human Rights” presso la prestigiosa sede del Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (CNEL). Il corso risulta di assoluta rilevanza ed analizzerà la spesso difficile convivenza tra diritti umani e attività di impresa. Sin da quando il Consiglio dei Diritti Umani ha approvato nel 2011 i Principi Guida su Impresa e Diritti Umani, il tema dell’impatto dell’attività di impresa sui diritti umani e l’ambiente ha assunto crescente importanza a livello globale, europeo e nazionale. I Principi guida immaginano uno schema di “responsabilità condivise” che richiedono l’intervento attivo di Stati e imprese. Stimolare il dibattito sul tema è ancora più importante alla luce dei recenti accadimenti nel nostro Paese e dell’economia del XXI secolo.
Con riferimento all’intervento attivo degli Stati non possiamo dimenticare quanto avviene tutt’ora a Taranto. Il 5 maggio 2022, con ben quattro sentenze, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato nuovamente l’Italia per aver ripetutamente omesso di porre rimedio alle violazioni causate dal pesante inquinamento prodotto dallo stabilimento industriale dell’ex-ILVA. In una recente pronuncia, inoltre, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha dichiarato l’inadempimento dell’Italia sia per il mancato rispetto del valore limite annuale fissato per il biossido d’azoto in varie zone del nostro Paese, sia per la mancata adozione, a partire dall’11 giugno 2010, di misure atte a garantire il rispetto dei valori limite. In tal senso l’Italia ha disatteso gli obblighi derivanti dalla direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria.
Quando parliamo dell’impatto dell’attività di impresa sulle nostre società ci riferiamo anche alle tutele di lavoratori e lavoratrici sul posto di lavoro. Con l’emergenza pandemica il mondo del lavoro è entrato in una fase di transizione digitale che, se non regolata, può dar vita a nuove disparità sociali. La rivoluzione tecnologica ha modificato il nostro modo di lavorare attraverso lo smartworking e la gig-economy, portando alla luce nuove evidenti criticità nel campo della tutela dei diritti fondamentali. Oggi più che mai le imprese sono chiamate a rispettare i diritti umani al fine di evitare gravi istanze di sfruttamento lavorativo e l’aggravamento di fenomeni discriminatori.
In una economia globalizzata che inizia a prestare attenzione ai temi della sostenibilità, occorrono figure altamente formate, sia all’interno che all’esterno delle imprese, al fine di vigilare sulle eventuali violazione dei diritti umani e dell’ambiente. Per questo motivo, da sempre attenta alle nuove necessità di formazione e di tutela dei diritti fondamentali, l’ Unione forense per la tutela dei diritti umani organizza il Corso di specializzazione in “Business and Human Rights” mettendo a disposizione dei discenti l’esperienza maturata in anni di advocacy nel campo della redazione dei rapporti ombra ai comitati delle Nazioni unite, della partecipazione alle attività della Fédération Internationale pour les Droits Humains (FIDH) e del United Nation Global Compact, delle procedure giudiziarie dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nonché nella pubblicazione della trentennale rivista scientifica “I diritti dell’uomo. Cronache e battaglie”.
A stimolare il dibattito sulla spesso difficile convivenza tra diritti umani e attività di impresa vi saranno personalità di spicco come, tra gli altri, il professor Fausto Pocar, già Presidente del Tribunale penale internazionale per l’ex-Jugoslavia e attuale giudice ad hoc presso la Corte internazionale di giustizia, il Ministro Plenipotenziario Fabrizio Petri, Presidente del Comitato Interministeriale dei Diritti Umani, l’imprenditore e scrittore Guido Maria Brera, Chief Investment Officer di Kairos Partners, il sindacalista Marco Bentivogli, componente della Commissione sull’intelligenza artificiale del Ministero dello sviluppo economico e co-fondatore di BASE Italia, il Prof. Avv. Arturo Maresca, Professore di diritto del lavoro nell’Università La Sapienza, e l’Avv. Prof. Anton Giulio Lana, Presidente dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani. Interverranno altresì i rappresentanti di ABB s.p.a., BNP Paribas Italia, ENEL, gruppo Generali e TIM che esporranno i propri codici di condotta e le proprie politiche in materia di sostenibilità e Diversity and Inclusion.
Per maggiori informazioni sul corso: https://www.unionedirittiumani.it/formazione/business-and-human-rights/