di Valentina De Giorgio

In data 6 dicembre 2023, al termine della riunione straordinaria dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha annunciato che l’Italia ha deciso di sponsorizzare per la prima volta al mondo il G7 ministeriale sulla tematica “Disabilità e inclusione”. Tale evento si terrà dal 14 al 16 ottobre 2024 in Umbria.

Vincenzo Falabella, presidente di FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa, che potrà costituire un importante momento di riflessione su una tematica delicata e di progressivo interesse nazionale.

Un evento di questo calibro, che promuoverà il dialogo tra i ministri dei diversi paesi parte del G7 competenti in materia di disabilità e inclusione, è particolarmente rilevante in considerazione del fatto che le tutele attualmente vigenti in Italia per le persone con disabilità risultano spesso insufficienti, tanto per i diretti interessati quanto per i loro familiari.

Particolarmente grave è la carenza di tutela nel nostro ordinamento per la figura del caregiver, ovvero il familiare convivente con una persona con disabilità che se ne prende cura a tempo pieno. Tale figura viene solo in parte tutelata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). L’art. 33, infatti, riconosce ai parenti che assistono persone con grave disabilità, accertata secondo i criteri previsti dall’art. 4 della stessa legge, il diritto di usufruire di tre giorni di permesso mensile e di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio.

A conferma dell’insufficienza di tali tutele a favore dei caregivers, si ricorda la condanna dell’Italia da parte del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità con decisione pubblicata il 3 ottobre 2022, proprio per l’assenza in Italia di un adeguato quadro giuridico di tutela e assistenza dei caregivers familiari. Il Comitato ONU, in tale decisione, aveva sottolineato il ruolo essenziale dei caregivers nella realizzazione del diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente nella comunità, con la conseguente necessità della previsione di adeguati servizi di supporto per tali soggetti nell’interesse delle persone assistite. Le misure adottate dall’Italia fino ad allora in favore dei caregivers vennero giudicate insufficienti, non garantendo un livello adeguato di supporto.

A distanza di un anno dalla decisione del Comitato ONU, non risulta che vi siano stati grandi cambiamenti. Sarebbe auspicabile la presa in considerazione della problematica della figura dei caregivers durante il G7 del prossimo ottobre.