di Valentina De Giorgio
Facendo seguito alla Raccomandazione “Unboxing artificial intelligence: 10 steps to protect human rights” del 2019, il 9 maggio 2023 la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, ha pubblicato una nuova Raccomandazione intitolata “Human rights by design: future-proofing human rights protection in the era of AI”.
Con la Raccomandazione del 2019 (che può essere consultata qui), la Commissaria si era posta l’obiettivo di indicare agli Stati membri del Consiglio d’Europa alcune misure da adottare per prevenire o alleviare i potenziali effetti negativi dei sistemi di intelligenza artificiale sui diritti umani. La Raccomandazione del 2019 individuava, inoltre, una serie di aree chiave su cui intervenire: le valutazioni dell’impatto sui diritti umani (HRIAs, human rights impact assessments) che gli Stati dovrebbero svolgere prima di sviluppare e implementare qualunque sistema di intelligenza artificiale; la promozione di una maggiore consapevolezza del pubblico relativamente alle intelligenze artificiali e la garanzia dell’accesso a forme di rimedio; la previsione di garanzie di trasparenza e l’implementazione di una supervisione indipendente ed efficace dei processi di intelligenze artificiali; l’esplorazione del potenziale dell’utilizzo di tali sistemi nella promozione dei diritti umani.
La nuova Raccomandazione del 2023 riesamina e approfondisce le problematiche affrontate dagli Stati membri nell’implementare la Raccomandazione del 2019. La Commissaria, nella nuova Raccomandazione, sottolinea come gli Stati abbiano fatto progressi in alcune delle aree chiave individuate nel 2019, senza però adottare un approccio coerente.
La Commissaria, inoltre, individua tre tendenze interdipendenti degli Stati membri che ostacolano la tutela dei diritti umani in relazione alle intelligenze artificiali in Europa:
1) la carenza di approcci “comprehensive and human rights-based”, determinata dal fatto che gli Stati hanno adottato approcci specifici per i singoli settori piuttosto che garantire l’applicazione olistica degli standard di tutela dei diritti umani in tutti i settori e nei confronti di tutti;
2) l’insufficienza di trasparenza e di condivisione di informazioni, continuando ad essere insufficienti in tutta Europa le informazioni relative all’utilizzo di intelligenze artificiali e il loro impatto sui diritti umani;
3) la mancanza di iniziative da parte degli Stati di utilizzo delle intelligenze artificiali per rafforzare i diritti umani.
La Raccomandazione “Human rights by design: future-proofing human rights protection in the era of AI” può essere consultata integralmente qui.